A SPINAZZOLA E PALAZZO S. GERVASIO STRUTTURE REALIZZATE A ABBANDONATE
A Spinazzola e Palazzo S. Gervasio strutture realizzate a abbandonate • SPINAZZOLA. Assurdo ma vero. Anche quest`anno sembra che non sarà possibile far utilizzare la struttura di accoglienza di Palazzo San Gervasio realizzata qualche anno fa, ad un tiro di scoppio da Spinazzola. Sorta per volontà dell`ex sindaco di quella città Antonio Amendola, finalizzata ad accogliere i lavoratori stagionali per evitare accampamenti di fortuna. Il complesso è diventato dal 15 luglio 2011 un centro Cai ed passando nelle funzioni del Ministero degli Interni. Tutto intorno sono state innalzate alte mura di cinta, speso un mare di soldi, trasformando il campo a luogo provvisorio di reclusione. A denunciare tutto lo scorso anno l`associazione "Articolo 21" in una interpellanza all`ex ministro del governo Berlusconi, Roberto Maroni. Oggi il campo si presenta con i catenacci al cancello di ingresso ed è totalmente vuoto, inutilizzato. Era stato gestito prima dalla Croce Rossa quando ad essere "ospitati" nel centro Cei giunsero circa 600 tunisini per alcuni mesi, dai 18 ai 35 anni, poi è diventato come ha affermato sempre "Articolo 21": "off limits per stampa e televisioni e persino per l`Alto commissariato Onu. In seguito, a stretto giro di posta, anche la Croce Rossa è stata fatta uscire dalla struttura per essere amministrata interamente dalle forze dell`ordine e da una società privata, la Connecting People, un consorzio d`imprese con sede a Trapani che gestisce per conto del Ministero dell`interno praticamente tutti i Cie presenti sul territorio nazionale". Il complesso con i suoi servizi e spazi con l`approssimarsi della raccolta nei campi poteva ben rappresentare una sistemazione più che idonea per i lavoratori stagionali ed invece sembra che sia stata confermata la sua funzione di monumento allo spreco. Quali le alternative. La Flai-Cgil, documenta il segretario generale Felice Pelagio della Provincia Bat, le ha cercate sin dal 13 giugno 2012 coinvolgendo la Regione Puglia nelle tematiche legate alla dignità nel lavoro e all`accoglienza. Promovendo vari tavoli di concertazione tanto con l`assessore Elena Gentile che con gli assessori Nicola Fratoianni e Dario Stefano. Altro incontro lo stesso sindacato si è fatto premura in febbraio di richiedere al prefetto di Matera. Il quale ha convocato il comitato provinciale per l`ordine e la sicurezza pubblica che ha visto la partecipazione dei direttori dell`Ufficio Provinciale del Lavoro, dell`Inps e dell`Inail. I diversi territori coinvolti dall`arrivo dei lavoratori stagionali fanno intendere come il problema non può essere circoscritto e gestito solo da alcune città. I lavoratori migranti si muovono dove i campi con i loro frutti giungono a maturazione offrendo le loro braccia per la raccolta. E ad ogni dove le difficoltà che incontrano sembrano essere sempre le stesse. Cosa si può fare a Spinazzola per evitare il disprezzo della dignità umana che qui si è manifestato palesemente lo scorso anno? In questa città ormai da un anno l`Istituto Penitenziario è stato chiuso. Pur svuotato dalle suppellettili la struttura potrebbe ben prestarsi ad accogliere i lavoratori dei campi. Lo spazio interno al muro di cinta, fuori dagli edifici, ben si presterebbe ad ospitare le tende. Mentre all`interno della struttura si potrebbe consentire l`uso dei servizi igienici, docce e quant`altro necessario ad assicurare un permanenza decorosa. Spetta quindi alle istituzioni a partire dai ministeri Interno e Giustizia, Comuni, farsi carico di promuovere e consentire sistemazioni idonee. Istituendo dove possibile aree temporanee di campeggio attrezzate. Resta ferma la necessità del coinvolgimento anche in solido degli operatori agricoli beneficiari diretti della prestazione di lavoro. Per tutti, come pietra miliare alle proprie coscienze, siano di monito e riferimento le parole di don Tonino Bello: "L`altro qualsiasi altro è un volto da scoprire, da contemplare, da accarezzare! Non essere amati è triste, ma la vera tragedia è non amare!" Uno degli obiettivi da garantire.
tratto da www.inail.it