Mario Saluzzi. già conservatore dal marzo 2008 ad aprile 2010, ritorna alla pinacoteca d’Errico, difatti il consiglio di amministrazione dell’ente morale con Michele Mastro, presidente e sindaco di Palazzo, in data 7 agosto, lo ha richiamato a ricoprire il ruolo di conservatore che tanti successi ha dato alla prestigiosa collezione, durante la sua gestione, lo hanno votato all' unanimtà tutto il c.d.a. composto da Eugenia d'Errico rappresentante del famiglia d'Errico, Marta Ragozzino soprintendente regionale ai beni artistici, e Mario Romanelli rappresentante del consiglio comunale. Saluzzi una laurea magistrale in economia e sviluppo socioeconomico, conseguita presso l’ateneo d’Annunzio di Pescara, e un master, in networking e manager d’impresa organizzato dall’università di Teramo, dove discusse una brillante tesi, proprio sul “Marketing di sviluppo della pinacoteca e biblioteca Camillo d’Errico, nel suo curriculum vanta anche di essere stato promotore della legge regionale 29/08,  legge che fu presentato al consiglio regionale, a firma dei consiglieri  Rocco Vita, Francesco Mollica e Marcello Pittella, che  approvato dal consiglio regionale della Basilicata il 23/11/2008, sulla “Valorizzazione della pinacoteca e biblioteca Camillo d’Errico”. Inoltre è stato l’ideatore e l’organizzatore della mostra “Oltre il moderno” svoltasi nella sede naturale della pinacoteca, nel palazzo d’Errico di Palazzo San Gervasio, dal 29 giugno 2009 al 30 settembre 2009. La collezione d' Errico  è unaraccolta d’arte costituita della Biblioteca e Pinacoteca Camillo D’Errico di Palazzo San Gervasio, che vanta duecentonovantotto tele del XVI e XVIII secolo, cinquecento stampe dello stesso periodo e cinquemila volumi. Tra questi ben undici cinquecentine e alcune pubblicazioni in collane che rarissime biblioteche in Italia possono vantare. Sulla  più grande raccolta d’arte privata del Meridione,  seconda, per i pittori di scuola napoletana, al solo Museo di Capodimonte di Napoli. Saluzzi si dichiara entusiasta di ritornare a gestire questo immenso patrimonio che Camillo d’Errico ha voluto lasciare alla cittadinanza palazzese, e promette assieme a tutto il consiglio di amministrazione e la soprintendenza regionale ai beni artistici di mettersi subito al lavoro, per riprendere  i progetti di sviluppo e il protocollo d'intesa previsto anzidetta, obiettivo, riaprire il prestigioso museo lucano.