Un’idea-progetto per rafforzare il sistema agroalimentare del Vulture-Alto Bradano da candidare al Ministero per lo Sviluppo Economico come Contratto di Sviluppo Rurale, a completamento del Programma Pif (Progetti Integrati di Filiera) della Regione Basilicata: è la proposta progettuale definita dalla Cia-Confederazione Italiana Agricoltori dell’area Potentino Nord, presieduta da Leonardo Moscaritolo.

 

Intanto i “numeri” del sistema agro-alimentare del Vulture Alto Bradano alla base della proposta: nel comprensorio, un’azienda su due iscritte alla Camera di Commercio di Potenza è agricola (circa 4mila in totale); l’ammontare della SAU (superficie agricola utile) è di 100mila ettari; il comprensorio da solo realizza un quarto del Prodotto Lordo Vendibile regionale in agricoltura; un terzo della forza lavoro complessiva dell’area è agricola; da tempo esiste un “paniere di prodotti di eccellenza”, dall’aglianico, all’olio, alla cerealicoltura.

“Ci sono tutte le condizioni - spiega Moscaritolo - per un marchio di produzioni alimentari e di qualità provenienti da quest’area che ha bisogno di un programma di interventi più complessivi in grado di rilanciare il “sistema territorio” con tutte le sue potenzialità riferite non solo all’attività di aziende agricole e zootecniche e all’impresa agro-alimentare ma allargate alla ricettività agrituristica, agli itinerari enogastronomici, ai beni culturali ed ambientali”.
Il presidente della Cia del Potentino Nord sollecita una verifica dello stato di attuazione dei Pif che si suddividono in sei filiere produttive (ortofrutticola, cerealicoltura, zootecnia, da carne e da lette, vitivinicoltura e olivicoltura), con una dotazione finanziaria complessiva di 90 milioni di euro, per “comprendere le ricadute dirette sui produttori agricoli del Vulture-Alto Bradano.

 

Si tratta di verificare - aggiunge - il raggiungimento degli obiettivi così sintetizzabili: rafforzare e ampliare le iniziative imprenditoriali che superano l’approccio individualistico;: consolidare l’aggregazione, la condivisione e la cooperazione tra gli attori della filiera; razionalizzare le attività economiche; favorire la concentrazione dell’offerta e la competitività delle imprese; promuovere la tipicità e aumentare il potere contrattuale delle imprese”.

Per il presidente regionale della Cia Donato Distefano, inoltre, “le novità annunciate dall’assessore regionale Mazzocco sullo sblocco del progetto “Distretto G Marascione” fondamentale per completare lo schema idrico-irriguo Basento-Bradano, vanno nella direzione richiesta da anni dagli agricoltori di quest’area che credono nelle possibilità di sviluppo produttivo legate al più efficace ed efficiente utilizzo delle risorse idriche. Vigileremo - aggiunge - perché i tempi tecnico-amministrativi siano immediati”.

Nell’annunciare un convegno a Venosa per il 25 febbraio prossimo sulla viticoltura, elemento fondamentale della qualità agricola dell’area, la Cia del Potentino Nord lancia infine la proposta di un gruppo di lavoro, composto da rappresentanti di tutte le organizzazioni professionali agricole, Dipartimento Agricoltura della Regione e della Provincia di Potenza, Comuni, Alsia, Aziende Agricole Dimostrative e Sperimentali, associazioni di imprese agro-alimentari con l’obiettivo di rafforzare il sistema agroalimentare del Vulture-Alto Bradano.
Fonte: www.lucanianews24.it