27/09/2011 18:14L’Assemblea ha dedicato gran parte della seduta all’attività ispettiva e alle mozioni

ACRIl Consiglio regionale ha approvato, durante la seduta odierna, una serie di mozioni. Dopo l’attività ispettiva, l’Aula ha esaminato ed ha espresso parere favorevole all’unanimità sulla mozione presentata da tutti i gruppi consiliari riguardante l’azienda Firema Trasporti Spa. Con il documento si impegna “ad individuare, in sinergia con le OO.SS. ogni iniziativa, anche nei confronti del Governo e del Ministero dello Sviluppo economico, affinché si scongiuri il ricorso alla procedura fallimentare e, quindi, la conseguente chiusura dello stabilimento”. Si chiede, altresì, che vengano individuati, nel contempo, “idonei strumenti normativi tesi a supportare la gestione commissariale nell’attivazione di un percorso virtuoso, per consentire la piena competitività sui mercati mondiali”. Sollecitato, infine, “l’avvio di un processo di rilancio produttivo ed occupazionale del sito potentino”.

Sempre in materia di politiche del lavoro, l’Aula ha approvato all’unanimità le mozioni di iniziativa del consigliere Pagliuca (Pdl) ed altri e di Romaniello (Sel) ed altri, inerenti ai lavoratori ex Eds. Con i due documenti il Consiglio regionale impegna la Giunta “a porre in essere gli opportuni provvedimenti al fine di consentire la piena e totale definizione della problematica dei lavoratori ancora in mobilità”. Nella mozione sottoscritta da Romaniello ed altri si suggerisce “dopo una ulteriore e puntuale verifica, il ricollocamento dei lavoratori nella RTI Lucana sistemi e Datacontact”.

Sì all’unanimità sulla mozione di iniziativa del consigliere Pagliuca (Pdl) ed altri relativa all’accoglienza degli extracomunitari. Con il documento il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale “a predisporre, entro 90 giorni, un piano straordinario finalizzato a dotare la Regione di un sistema che consenta di gestire e controllare gli effettivi fabbisogni di manodopera, le strutture idonee all’accoglienza dignitosa dei braccianti agricoli extracomunitari, nonché la gestione dei relativi servizi di supporto”.

Approvata all’unanimità anche la mozione di iniziativa del consigliere Pagliuca (Pdl) riguardante il vincolo paesaggistico, ai sensi dell’art. 138 del codice dei Beni culturali, per l’intero territorio di Irsina. Con il documento il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale “a far proprie le osservazioni approvate all’unanimità dal Consiglio comunale di Irsina con le quali ‘si contesta la proposta di vincolo, attesa l’assenza dei presupposti di fatto e procedimentali e di un’adeguata motivazione’ e di attivare gli Uffici competenti regionali a porre in essere gli atti opportuni e necessari”.

Sì dell’Aula a maggioranza (22 voti favorevoli di Pd, Idv, Pdl, Udc, Mpa, Ial, Sel, Pu, Api e Psi e 1 astensione, quella di Venezia, Pdl) alla mozione presentata dal consigliere Dalessandro (Pd) relativa alle celebrazioni della giornata della memoria. Il Consiglio regionale impegna la Giunta “a ricercare le risorse affinché ogni Scuola media di Basilicata, almeno una volta durante il ciclo di studi, assicuri la visita di una classe ai campi di sterminio polacchi di Birkenau e Auschwitz”. Si impegna, inoltre, l’assessore alla Formazione e Lavoro “ad approntare un progetto in armonia con l’autorità scolastica per conseguire l’obiettivo proposto”.

Ancora all’unanimità, approvata la mozione di iniziativa dei consiglieri Mollica (Mpa), Falotico (Plb) e Pagliuca (Pdl) relativa alla crescita del numero dei poveri in Basilicata. Con il documento il Consiglio regionale impegna la Giunta affinché “si adoperi nell’incrementare gli stanziamenti per le politiche sociali”. L’esecutivo dovrà, inoltre, “operare affinché rientrino tra i beneficiari tutti quelli o la maggior parte possibile, utilmente posizionati nell’ultima graduatoria Copes”. La Giunta regionale, infine, dovrà evitare che “a fronte di stanziamenti anche consistenti, a beneficiarne non siano i bisognosi ma tutto il mondo che gira attorno a questi programmi e che drena più del 60 per cento dello stanziamento”.

In merito ai danni subiti dalle aziende agricole in seguito alle abbondanti piogge che si sono abbattute sulla Basilicata nei primi giorni di marzo, sono state approvate all’unanimità tre mozioni La prima, dei consiglieri Dalessandro e Viti, la seconda sottoscritta dal consigliere Mollica (Mpa) e la terza da Dalessandro, Viti, Santochirico, Braia, Straziuso, Pittella e Robortella (Pd). Con i documenti il Consiglio impegna il Governo regionale e gli assessori all’Agricoltura e alla Formazione e lavoro “a ricercare forme di intervento sostitutive dei consueti ammortizzatori sociali per contenere il disagio dei tanti lavoratori agricoli che, a seguito dell’alluvione, hanno perso il posto di lavoro; ad aumentare la pressione sul Governo nazionale per giungere ad uno sblocco della vicenda; di attivarsi, nell’ambito delle proprie disponibilità; a sostituire l’ipotetico gettito della cosiddetta ‘tassa sulla calamità’; a mettere in campo tutte le misure ed azioni possibili per sostenere le imprese danneggiate; a predisporre nel Piano di Sviluppo Rurale una specifica misura da dedicare agli investimenti necessari per ripristinare le colture pluriennali danneggiate e richiedere, altresì, alla Comunità europea una deroga alla intensità di aiuto stabilendo un contributo in conto capitale dell’80 per cento”.

Ancora all’unanimità approvata la mozione dei consiglieri Santochirico ed altri relativa al terremoto e al maremoto che hanno sconvolto il Giappone. Con il documento il Consiglio conferma “la contrarietà all’allocazione in Basilicata di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di fabbricazione di combustibile nucleare, di stoccaggio di combustibile irraggiato e di rifiuti radioattivi, nonché di depositi di materiali e rifiuti radioattivi”. Il Consiglio, inoltre, impegna la Giunta regionale “ad attivare immediatamente il Cridan (Centro regionale di informazione e documentazione anti nucleare) e l’Osan (Osservatorio scientifico anti nucleare), eventualmente ricondotti ad unità, valorizzando il sito di Terzo Cavone di Scanzano Jonico che rimane un luogo emblematico dell’autodeterminazione della volontà della comunità regionale di Basilicata, fondato sulla conoscenza, l’informazione e il confronto e la condivisione”.

Approvata, sempre all’unanimità, la mozione dei consiglieri Singetta (Api), Mollica (Mpa), Scaglione (Pu), Falotico (Plb) e Navazio (Ial) riguardante le opportunità di lavoro per i giovani lucani e l’impiego di manodopera locale nel comparto estrattivo. Il Consiglio impegna la Giunta “a ricercare forme di intervento che permettano ai giovani lucani di esprimere al meglio le proprie capacità e professionalità in loco; verificare i motivi che hanno determinato la perdita di opportunità di lavoro nella propria terra ai giovani che non sono stati confermati, seppur già occupati, in ambito Eni e, specificatamente, presso il Centro olio Val d’Agri; favorire l’occupazione e/o il reintegro delle giovani competenze all’interno di Eni o delle altre compagnie petrolifere operanti in Basilicata; predisporre una politica di sostegno, attraverso accordi con Eni ed altre compagnie petrolifere, che stabiliscano, de minimis, delle percentuali obbligatorie di manodopera locale da impiegare stabilmente nel comparto estrattivo e di ricerca di fonti fossili; introdurre modalità di coinvolgimento, nella realizzazione delle grandi infrastrutture, delle imprese residenti nei territori interessati; affidare gli incarichi di progettazione, direzione e coordinamento della sicurezza a imprese ed operatori locali”.

Unanimità di voti anche per la mozione del consigliere Rosa (Pdl) ed altri relativa alla Pinacoteca “Camillo D’Errico”. Con il documento si impegna la Giunta regionale “a promuovere, per conto della Regione Basilicata, i dovuti atti legali tesi a far dichiarare l’incostituzionalità dell’art.1, comma 2 e dell’allegato 2 del D.lgs. 179/2009, laddove intesi a sottrarre la Legge 1082/39 all’abrogazione operata con il Decreto legge 200/2008”. Con la Legge 1082/39 si disponeva lo spostamento del patrimonio librario da Palazzo San Gervasio alla città di Matera. In seguito, con D.L. 200/2008 la stessa fu abrogata ma, successivamente, con D.lgs. 179/2009, rimessa in vigore. Nel documento si sottolinea che “la riviviscenza della L.1082/39 costituisce esempio di violazione costituzionale e di conflitto normativo tra poteri dello Stato”.

Sì dell’Aula, all’unanimità, alla mozione del consigliere Pittella (Pd) sulla mancata proroga del rimborso Iva. Con il documento si impegna la Giunta regionale “ad intervenire presso la Presidenza del Consiglio dei ministri del Governo nazionale affinché siano poste in essere tutte le iniziative legislative e regolamentari a far sì che le domande presentate dai cittadini entro il 31/12/2008 per il rimborso Iva siano rendicontabili dai Comuni entro il 30/6/2009; sia concessa una proroga di ulteriori tre anni del rimborso Iva per quanti eseguano interventi di adeguamento sismico, sull’intero territorio nazionale; siano ammessi a rimborso gli interventi di cui alla L.219/81, iniziati prima del 31/12/97”;

Approvata a maggioranza, con 16 voti favorevoli di Pd, Idv, Udc, Ial, Sel, Udc, Pu, Api, e Psi e 3 voti contrari del Pdl, la mozione del consigliere Romaniello (Sel) ed altri sulla gestione del servizio idrico e di acqua potabile. Il Consiglio impegna la Giunta regionale “a promuovere il valore universale ed inalienabile dell’acqua; ad attivarsi in tutte le sedi opportune per favorire l’adozione di misure tese a restituire la gestione del servizio idrico al pieno controllo delle comunità locali e a mantenere l’attuale sistema di gestione pubblica regionale del servizio idrico implementando le iniziative finalizzate al miglioramento e al rafforzamento della rete di distribuzione dell’acqua, al fine di contenere la tariffa o di agevolarla per le fasce di reddito più basse”.