Lago Santa GiuliaElogio della lentezza. Della scoperta dei luoghi meno trafficati. Dei percorsi sterrati al riparo dagli ingorghi e più vicini a una dimensione itinerante attraverso la quale poter conoscere il territorio. Attraversandone le pieghe, fra borghi aggrappati all’Appennino e boschi, anfratti, sorgenti, dirupi. Si propone così «Basilicata in Camper», un progetto di marketing territoriale, curato dal Dipartimento agricoltura, Giunta regionale e Agenzia di promozione del territorio di Basilicata, presentato ieri a Potenza, che si propone per l’appunto di favorire una dimensione nuova con il territorio lucano. Ma anche con le sue risorse, le sue produzioni, le sue tipicità.
Dimensione che utilizza lo strumento del camper, più che come mezzo di trasporto, come punto di vista con il quale ci si avvicina ai luoghi. Tenendo insieme la dimensione itinerante con il turismo legato a ruralità e agricoltura. Concetti che vengono espressi limpidamente nel logo di «Basilicata in Camper» ideato da Pino Oliva di Adecom. Dentro un cerchio, il tratto racconta con rapido tocco il paesaggio lucano percorso da una tartaruga che è anche casa. Esplicitazione dell’elogio della lentezza ma anche dell’ospitalità: elementi che caratterizzano da sempre la storia e la cultura dei territori e delle comunità lucane.
All’incontro hanno preso parte gli amministratori di tanti comuni della Basilicata: Filiano, Calvello, Ruoti, Palazzo San Gervasio, Vaglio, Latronico,Ruvo del Monte, Moliterno, Senise, Savoia di Lucania, Valsinni, Tricarico, Rotondella, Accettura, Ferrandina, Montescaglioso, Calciano, Gorgoglione. Con il sindaco di Abriola, Antonio Pessolani, che ha sottolineato la «grande aspettativa» che circonda questa iniziativa. Sono tanti gli amministratori infatti che si stanno guardando intorno per individuare spazi utili - sia sul piano della capacità organizzativa che su quello della suggestione paesaggistica - all’interno dei quali attrezzare aree per ospitare I camperisti.
L’idea, semplice ma originale, è venuta a un funzionario regionale, con la passione del camper, Giulio Fabrizio. Uno che si è chiesto perché mai la Basilicata, con le sue bellezze e le sue varietà di paesaggio, non potesse proporsi come punto di riferimento per questo particolare genere di turismo vocato al viaggio itinerante e a un rapporto più diretto con gli spazi all’aria aperta. Raffaele Jannucci, direttore editoriale di PleinAir, rivista del turismo secondo natura, evidenzia infatti proprio la particolarità di «un turismo giocato sulla mobilità, ma su una mobilità lenta, che guarda al territorio come meta e non come puro transito». E l’assessore regionale all’agricoltura, Vincenzo Viti, ha ribadito la specificità di un progetto che mira a «valorizzare una ruralità interpretata come dote di prospettiva, in una visione dell’agricoltura multifunzionale e integrata». Così anche il progetto turismo si apre nuove strade e nuovi percorsi, ampliando l’offerta e non costringendosi alle località già note e deputate. L’obiettivo di «Basilicata in Camper» infatti è sostenere lo sviluppo dell’intero territorio, promuovendo la ricchezza delle risorse enogastronomiche, culturali e naturali presenti nell’intera Basilicata. Attraverso «Basilicata in Camper» si intende incrementare il numero delle aree camper sul territorio regionale, la dotazione di servizi a basso impatto ambientale nelle aree destinate al turismo itinerante e favorire l’acquisto e il consumo di prodotti tipici, potenziando l’offerta dei cosiddetti «farmer market». Un modo, questo, per riproporre la Basilicata (ri-)scoprendone alcune delle sue facce meno note.