“Il rinvio in Commissione del Piano di Dimensionamento scolastico per ulteriori approfondimenti altro non è che un ‘non voler affrontare’ i problemi della scuola”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale della Federazione di Centro, Francesco Mollica, all’indomani della seduta del Consiglio regionale in cui si doveva approvare il Piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2010-2011.

“Le questioni sulle quali si è discusso - ricorda Mollica - erano riferite al Comune di Potenza ed a quello di Venosa. Nell’emendamento da me presentato – precisa - non vi era alcuna intenzione, tanto meno la volontà di danneggiare i piccoli Comuni, cosa dichiarata, senza alcun fondamento, da qualche amministratore del Comune di Palazzo S. Gervasio. Per avere una chiara visione dei fatti bisognerebbe tornare a marzo 2009, ossia alla prima approvazione del Piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2009-2010, quando, all’ultimo momento con un emendamento, inopinatamente, furbescamente ed in maniera banditesca, si sono stravolti gli accordi ed i ragionamenti basati sulla razionalità e supportati da documenti sottoscritti dai Comuni di Palazzo S. Gervasio e Montemilone”.

“Al contrario – continua Mollica - con l’emendamento da me proposto, non si faceva perdere alcun punto di erogazione o direzione al Comune di Palazzo S. Gervasio e sarebbe stata fatta giustizia rispetto al danno che, per effetto dell’emendamento dello scorso marzo, era stato procurato al Comune di Venosa. Sembra strana, e non spetta a me difenderla – afferma Mollica - la dichiarazione dell’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione con cui afferma l’assenza o il disinteresse dell’Amministrazione comunale di Venosa in merito alla questione delle scuole. Il rinvio in Commissione dell’atto – conclude Mollica - deve rappresentare il momento in cui il ragionamento razionale deve prevalere, evitando di appassionarsi al campanilismo, ma agendo per rendere funzionale il Piano di dimensionamento scolastico senza arrecare nocumento a chicchessia”.