Vacilla la maggioranza il sindaco azzera le cariche

Vacilla la maggioranza in seno al Consiglio comunale di Palazzo e il sindaco azzera le cariche. Si va insomma verso la verifica della maggioranza. Il consiglio comunale è stato convocato in seduta straordinaria il giorno 3 novembre in prima convocazione ed in seconda convocazione il giorno 5 . In prima convocazione il consiglio è andato deserto, tutta la maggioranza (o quasi) era assente, compreso il sindaco, facendo mancare il numero legale. Si va in seconda convocazione, ove non occorre la maggioranza dei voti, ma ne bastano appena sei per l’approvazione dei punti all’ordine del giorno che la giunta comunale propone. Insomma, come si suol dire «la giunta se la canta e se la suona», essendo i consiglieri anche assessori comunali. Anche questa volta mancavano quattro consiglieri di maggioranza. Che vi siano degli attriti in seno alla maggioranza è evidente, e che si voglia celebrare il consiglio comunale sempre in seconda convocazione non è certo un bene per la democrazia e il paese. I cittadini sono sconcertati, chiedono a gran voce che l’amministrazione di centrodestra, che ha vinto le ultime elezioni con un plebiscito in favore di Pagano, ritorni a dialogare con i partiti che li rappresenta. Non si vuole essere governati da indipendenti o «cani sciolti». Nel corso del consiglio è stata ricordata la figura del compianto consigliere Peppino Barbuzzi osservando un minuto di silenzio. A Barbuzzi è subentrato Cosimo Mastrapasqua che si è dichiarato indipendente. Si è anche discusso sulla legge n° 25, per l’ampliamento edilizio, decidendo che da questo provvedimento venisse esclusa tutta la zona storica ,decisione scaturita anche da un incontro tecnico con tutti professionisti locali. Inoltre si è deciso dell’adozione della targa intitolata a Peppino Impastato, di farne richiesta al Comune che ne ha deciso la rimozione e di utilizzarla a Palazzo San Gervasio dedicandogli una strada. Intanto il sindaco Federico Pagano ha inviato una lettera agli assessori, ai componenti del nucleo di valutazione, al consiglio di amministrazione della Biblioteca «Joseph and Mery Agostine», al consiglio di amministrazione Pinacoteca e biblioteca Camillo d’Errico nella quale si legge che «dovendo procedere alla verifica di maggioranza,ritengo prioritario azzerare tutti gli incarichi assegnati e conferiti in nome di una appartenenza che oggi sembra vacillare. Stando così le cose, vi invito a sospendere ogni attività correlata al vostro incarico e voler rassegnare le vostre dimissioni, con la consapevolezza che in assenza di tale adempimento,sarò costretto ad adottare atti d’imperio».

Articolo di Franco De Florio
tratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno