«Come si fa a innamorarsi della lettura? Io faccio una preghiera ai bambini, ma soprattutto ai loro genitori: ogni tanto, ritagliatevi un quarto d’ora, mezz’ora, non di più; trovate un libro bello, appassionante, che racconti una bella storia, che evochi sentimenti; provate a leggerlo ai vostri ragazzini, anche se sanno leggere e scrivere. Provate a vedere se tornate voi, genitori, a re-innamorarvi dei libri e a far innamorare i vostri bambini. Perché forse la qualità del loro futuro dipenderà dal cibo che oggi diamo alle loro menti».

Con questo emozionante invito di Silvia Godelli, assessore regionale alle attività culturali, si è chiusa la cerimonia di premiazione del premio nazionale di letteratura per l’infanzia “Giacomo Giulitto – Città di Bitritto” 2008. La manifestazione a scadenza biennale è giunta quest’anno alla quattordicesima edizione, segno tangibile di una tradizione ormai radicata. Il concorso è stato infatti creato nel 1982 da Daniele Giancane, docente di storia della letteratura per l’infanzia presso l’Università di Bari, e proprio da Giacomo Giulitto, compianto assessore alla cultura.

Da allora l’iniziativa è cresciuta fino a diventare un punto di riferimento di prima importanza per l’intero mezzogiorno e sempre più in Italia. «Ci accorgiamo anno dopo anno che aumenta costantemente la partecipazione degli autori, - ci dice Angelo Natuzzi, assessore alla cultura bitrittese - nonostante l’editoria, in particolar modo per l’infanzia, non viva un periodo felicissimo. Quest’anno abbiamo avuto oltre settanta opere inviate da autori e case editrici ed è un segno importante della fama crescente del Premio, oltre all’attenzione mediatica in aumento, alla partecipazione dei bambini, delle scolaresche e della gente comune».

La serata ha seguito due importanti iniziative collaterali per la rassegna “Volando… verso il premio”, ovvero “L’histoire du soldat” di Stravinskij, interpretato dall’ensamble “Società dei concerti” e dalla voce recitante di Olek Mincer (mercoledì 3 dicembre) e “Animali in concerto – storie di animali con parole e musica” con Angela Annese al pianoforte e Milena Vukotic al microfono (domenica 7). Gli appuntamenti termineranno oggi 9 dicembre col concertino “Racconti in musica” con la musica della “Bubonic Bassoon Group” e la narrazione di Teresa Ludovico.


Nel corso della serata dell’8 sono stati decretati i vincitori dei 1.200 € nelle tre categorie in gara, secondo la decisione della giuria presieduta dal prof. Giovanni Massaro, docente di pedagogia generale presso l’Ateneo barese, e composta da autorità, esperti di infanzia, letteratura, docenti e operatori della comunicazione.
Nella sezione A (opere edite di narrativa per ragazzi dai 10 ai 13 anni) è stato scelto “Nessun sogno finisce” (Giannino Stoppani edizioni) di Antonella Cilento, “per la sua narrazione tratta da una storia vera del contributo di un emigrante, ambientata a Palazzo San Gervasio (PZ)”. È stato invece segnalato “Il pastore della meraviglia” (Edizioni San Paolo) di Gennaro Matino, al quale è stato assegnato il premio “critici in erba” dagli alunni della scuola media “D. Alighieri” di Bitritto, “per la descrizione con un linguaggio mai banale del vero spirito natalizio, lontano dal consumismo, e del significato simbolico delle statuitine del presepe”.

La sezione B (opere edite di letteratura per l’infanzia per bambini fino a 10 anni) è stata dominata da “Vorrei volare sulla neve” (Giunti Editore) di Lucia Tumiati, un’autrice che ha prodotto «alcuni tra i migliori scritti per ragazzi dopo la seconda guerra mondiale» secondo il prof. Giancane. Il romanzo, che ha al centro temi di pregnante attualità come le famiglie allargate, la multiculturalità, la diversità, la solidarietà e l’amicizia di uno straniero adottato con un’italiana, ha ricevuto anche l’onorificenza dei “critici in erba” del locale circolo didattico “G. Modugno”.


Maria Pia Latorre e Paola Santini sono state invece giudicate trionfatrici della sezione C (opere di autori pugliesi) con il loro “Raccontinascensore” (Adda Editore), basato sulle storie dei tanti personaggi che abitano in un condominio ma che non si conoscono. Un premio che le autrici hanno dedicato a genitori, insegnanti, educatori, nonni e tutti coloro che raccolgono la sfida educativa e della formazione dei giovani tramite il leggere, verbo che (citando Pennac) non sopporta l’imperativo e che spostando un accento diventa “leggère”, come le parole che volano verso le mete didattiche.
Le tre premiazioni sono state intervallate dal reading di alcuni stralci proprio dei libri vincitori, ad opera di una magistrale Teresa Ludovico, accompagnata al fagotto dal maestro Michele Di Lallo.

Alla presenza di autorità cittadine (sindaco Vito Lucarelli e succitato assessore Natuzzi), provinciali (con l’assessore alla cultura Fabio Losito), regionali (con la già citata Silvia Godelli) e del comune di Conselice (RA) gemellato con Bitritto, organizzatore del premio di letteratura per l’infanzia “Giovanna Righini Ricci” e rappresentato dal vicesindaco Stefano Andreghetti, si è conclusa una nuova edizione del Premio, in continua ascesa col tempo. Una grande dimostrazione di come i libri per ragazzi siano fondamentali per una formazione di qualità, visti gli alti argomenti trattati nei volumi premiati. La cultura come deterrente a bullismo e devianza è una concreta realtà, a patto che a collaborare ci siano prima di tutto gli adulti. Una lezione che non va dimenticata.