AMBIENTE E SALUTE Il nuovo fronte MEGAIMPIANTO DI ENERGIA DAL SOLARE TERMODINAMICO SUL PROGETTO SI REGISTRA UNA «VALANGA» DI NO Tra le ipotesi di contrasto, anche la denuncia ai competenti uffici della Commissione europea di Cosimo Forina La Teknosolar2 srl di Matera, il suo impianto di solare termodinamico, la piccola città di Banzi che lo vorrebbe ospitare su 226 ettari del suo territorio, nonostante la reazione contraria delle altre città limitrofe a partire da Palazzo San Gervasio e Spinazzola, appaiono sempre più isolate. Il progetto che stravolgerebbe un intera area per produrre 50Mw di corrente elettrica con specchi parabolici e alimentazione a gas, un ibrido, continua ad incassare una valanga di “no” con l’aggiunta che le carte “apposto ” per l’investimento di 300milioni di euro e utili per 1.350 milioni di euro in 25 anni, presto potrebbero essere prese in esame dalla Procura di Potenza. Dove in seguito alle varie osservazioni/segnalazioni a partire da quelle presentate dall’Associazione Gruppo di Intervento Giuridico di Cagliari si è di già provveduto ad aprire un fascicolo. A guidare la città di Banzi (1.380 abitanti) il sindaco di centrosinistra Nicola Vertone, possibilista all’impianto della Teknosolar2 per la ricaduta economica sulla sua città (ristoro ambientale). Il quale però rischia di veder naufragare ulteriormente le sue aspettative, non solo per i vari ricorsi sull’impianto ma anche in seguito alla dura presa di posizione assunta dal Pd sabato 26 gennaio. A Palazzo San Gervasio in una assemblea di partito dove sono stati invitati i rappresentanti dei circoli di Acerenza, Banzi, Forenza, Genzano di Lucania, Lavello, Maschito, Montemilone, Palazzo San Gervasio, Spinazzola e Venosa, svoltasi con il consigliere provinciale di Potenza Raffaella Piarullli e il Consigliere regionale Basilicata Carmine Mirando Castelgrande, si è deciso di inoltrare richiesta alla Regione Basilicata, al suo presidente Marcello Pittella di rigettare l’Autorizzazione Unica relativa al mega impianto del Solare Termodinamico da ubicarsi nel Comune di Banzi. Sul fronte delle osservazioni ieri mattina è stata inoltrata altra dall’Ing. Donato Cancellara, dal Presidente dell’Associazione Intercomunale Lucania Savino Tritto e il presidente dell’Associazione A.Mi.C.A. presidente Paolo Palombo. Questa volta l’atto richiede l’annullamento in autotutela del Nulla Osta di Fattibilità rilasciato di recente dal C.T.R. della Direzione Regionale Vigili del Fuoco – Basilicata all’impianto termodinamico della società Teknosolar2 s.r.l. Ad essere coinvolto direttamente dalle nuove osservazioni anche il Comune di Spinazzola. Ed infatti nella ricostruzione sottoposta dall’ing. Cancelllara, dopo il diniego della Soprintedenza della Basilicata del 9.12.2013 e la revoca in autotutela dell’autorizzazione all’emungimento dal pozzo in agro di Banzi del 16.01.2014 (unica realistica fonte di approvvigionamento idrico tra le disponibilità della società del termodinamico), ad essere richiamati i rischi legati a sostanze pericolose, infiammabili, tossiche e cangerogene (olii diatermici in enorme quantità) a cui sarebbe esposto il territorio di Palazzo San Gervasio, Banzi e Spinazzola con l’impianto della Teknosolar. In tredici cartelle tecniche viene evidenziato il rischio incendio connesso ad un’attività a Rischio Incidente Rilevante sottoposto alle inquietanti direttive Seveso, quale quella del termodinamico-ibrido della Teknosolar2. Nelle osservazioni/segnalazioni le perplessità connesse al rilascio Nulla Osta di Fattibilità scaturiscono da diverse contestazioni dai contorni molto gravi. Tant’è, si legge a conclusione delle osservazioni che i firmatari si sono riservati di denunciare ai competenti Ordini giudiziari e alla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea, quanto fin qui accaduto: «per il danno temuto ed i possibili reati contro la pubblica amministrazione di coloro i quali non hanno vigilato per evitare tentativi di inquinamento irreversibile dell’ambiente e di danneggiamento irreversibile del territorio con serie ripercussione sulla salute e sull’incolumità delle persone».