Speculazione dei mezzi spartineve privati: 500 euro all'ora


Dopo sei giorni la Basilicata non è ancora fuori dall'emergenza. E per di più gli uomini impegnati sul fronte sono stanchi. Il sale comincia a scarseggiare.  E come sempre c'è chi specula.

Stremati dall'emergenza. Non sono emersi dati confortanti dal vertice svoltosi nel primo pomeriggio al Dipartimento regionale della Protezione civile con i vertici regionali e quelli provinciali. Questa emergenza costerà cara allo Stato che dovrà pagare per l'utilizzo da parte dei comuni di mezzi di ditte private per spalare la neve. Secondo quanto riferito nel corso della riunione alcuni privati sono arrivati a chiedere anche 500 euro all'ora per l'utilizzo di turbine e gatti della neve. Accanto alla speculazione di pochi, speriamo, c'è l'impegno di molti. Cittadini e amministratori uniti per fronteggiare l'emergenza non hanno badato a niente. Sono impegnati notte e giorno. Fanno fronte comune. Ma i cumuli della neve, che in alcune zone hanno raggiunto i tre metri, restano insormontabili. Le situazioni più critiche a Pescopagano, Banzi, Forenza, Palazzo San Gervasio, Genzano, Rapone (dove in amttinata è crollato il tetto del capannone in cui erano custoditi i mezzi utilizzati per spalare la neve). Si lavora anche a Melfi, Rionero, Venosa per rendere accessibili le strade e le contrade isolate dalla neve. A causa della neve che ha ripreso a cadere da questa mattina  alcuni elicotteri dei vigili del Fuoco e del Corpo Forestale non hanno potuto alzarsi in volo per portare soccorso a interi nuclei familiari rimasti bloccati dalla neve. Sono circa mille le persone isolate.

 

I numeri dell'emergenza. Sono circa mille le persone che al momento risultano isolate a causa delle neve. Tremila le perone impegnate a fronteggiare l'emergenza in Provincia di Potenza. A queste si aggiungono altre mille uomini delle Forze dell'ordine e mille operai della Provincia di Potenza. Trecento sono i volontari della Protezione civile della Croce Rossa italiana. A questi numeri bisogna poi aggiungere i componenti di tantissime associazioni private e centinaia di cittadini che stanno collaborando alle operazioni di soccorso. Centinaia (tra forze dell'ordine, dipendenti provinciali e comunali e volontari) sono invece impegnati nel Materano, dove il maltempo ha colpito principalmente le zone della Collina. Nel corso della riunione al Dipartimento regionale lucano di Protezione civile è anche emersa la necessità «urgentissima» di altri mezzi, in particolare di nuove turbine: gli enti locali stanno contattando in queste ore aziende private in possesso di mezzi attrezzati per spazzare la neve e abbattere i cumuli, alti, in alcuni punti, anche fino a quattro metri. «In alcuni casi - è stato spiegato - sono stati richiesti anche 500 euro all'ora per l'utilizzo». Per far fronte all'emergenza, le istituzioni lucane stanno valutando l'ipotesi di imporre prezzi «calmierati», cioè riferiti ai periodi precedenti all'ondata eccezionale di maltempo.

tratto da basilicata24