La vittoria è dei sindacati!

Ad ottobre scorso I binari gravinesi cessavano di ospitare convogli statali, garantendo un servizio sostitutivo di pullman. I tagli della Regione, imposti dall'alto, trascinavano con sé anche quell'unica tratta ferroviaria per molti invisibile, per altri assolutamente indispensabile, un percorso di 140 km, in azione dal lontano 1891, con soste a Rocchetta Sant'Antonio-Lacedonia, San Nicola di Melfi, Venosa-Maschito, Palazzo San Gervasio-Montemilone, Poggiorsini, Gravina in Puglia, Altamura, Casal Sabini, Santeramo in Colle, Gioia del Colle.
 
La mobilitazione dei sindacati è riuscita però a vincere la battaglia: da martedì 6 febbraio la tratta di cui sopra tornerà funzionale per buona pace di pendolari ed addetti ai lavori. Ad essere garantito, però, sarà tecnicamente un "servizio a spola", un treno da Gravina diretto verso Gioia con esclusione delle soste Poggiorsini e Spinazzola, garantite in ogni caso da servizi sostitutivi. Anche gli orari di un tempo subiranno delle variazioni, ma la vittoria dei sindacati non tarda ad intravedersi.

Della riapertura delle ferrovie dello stato gravinesi si è discusso durante la tavola rotonda tenutasi ad Altamura in data 31 gennaio, alla presenza del segretario generale FIT CISL Puglia, Pietro Vasco, dell'assessore ai trasporti della Regione Puglia, Guglielmo Minervini, del Commissario Prefettizio di Gravina, Ciro Trotta, del sindaco di Altamura, Mario Stacca, del Segretario generale USR CISL Puglia, Giulio Colecchia.
Proprio in questa circostanza i relatori hanno dato merito della battaglia portata avanti dai sindacati. Le prossime energie -ha puntualizzato l'assessore Minervini- saranno concentrate a ridimensionare in tutta la regione Puglia, mezzi su terra e mezzi su ferro che prevedono identica destinazione e medesimi orari, per evitare un dispendio inutile di risorse.
Fonte:www.gravinalife.it