Aria buona

Premessa: stiamo distruggendo tutto. Conseguenza: qualche rimedio bisognerà pure trovarlo, prima o poi. Le immagini di città sommerse dalla spazzatura affollano la nostra coscienza. Sembriamo inermi, aspettando che altri trovino soluzioni. Ecco, deleghiamo fin troppo senza che partecipiamo attivamente. Salgono i costi per la società. L’ambiente e la salute ne risentono. Le tasche anche. La scelta della Comunità Montana Alto Bradano di affidarsi al “porta a porta” per la raccolta dei rifiuti parte proprio da queste premesse. Non solo. Il cambiamento produce sempre disorientamento e richiede molta pazienza. Cerchiamo di intenderci. I servizi di raccolta dei rifiuti urbani e complementari sono stati affidati all’ “Ati Serveco Srl – Pellicano Verde Spa”. A partire dall’inizio di ottobre non ci saranno più i bidoni della spazzatura. Ad ogni nucleo famigliare sono stati consegnati tre contenitori, di varia misura e utilità, uno per il vetro, l’altro per carta e plastica e l’ultimo per il secco residuo. In giorni stabiliti, passerà “porta a porta”, un operatore che preleverà il sacchetto relativo dopo aver registrato con un palmare il codice a barra dell’intestatario. Sembra tutto facile. Invece, non dobbiamo nasconderlo, qualche difficoltà questa innovazione (siamo i primi, con altri 9 paesi dell’Alto Bradano, in tutta la Basilicata) inevitabilmente la produrrà. Bisognerà abituarsi e segnarsi i giorni per la consegna. Bisognerà trovare lo spazio per ospitare questi contenitori nelle proprie abitazioni, bisognerà capire cosa mettere e in quale contenitore. I condomini avranno più di qualche problema per organizzarsi. Costa fatica e impegno, ma i vantaggi, soprattutto economici, tutti giurano che ci saranno. Il sistema dovrebbe andare a regime già entro la fine dell’anno. A partire dal’inizio del 2012 dalla tassa sullo smaltimento si passerà alla tariffa che sarà determinata in questo modo: una base uguale per tutti, calcolata in base al nucleo famigliare e alle dimensioni della propria abitazione. Da questo importo (che pagheranno tutti, a prescindere) saranno detratti dei bonus che ogni utente guadagnerà con la quantità di rifiuti differenziati che riuscirà a produrre nel ciclo di un anno (la digitalizzazione attraverso il palmare servirà proprio a tal fine). Questa è la scommessa. E sembra proprio che (a parte tutti i problemi che provoca ogni novità così dirompente) ne varrà proprio la pena. Il Comune non pagherà più 200 euro a tonnellata per il conferimento della spazzatura nei centri di zona. Ci guadagnerà l’ambiente. E le finanze di tutti respireranno aria buona. Di questi tempi non è poco.

Michele Chisena
Articolo pubblicato su LiberoAccesso
123 Settembre 2011