Per il consigliere regionale “non è affatto improprio parlare di una Guantanamo lucana, tanto più che c’è un campo con una recinzione che è tipica di una struttura detentiva”
Il capogruppo di Sel in Consiglio regionale, Giannino Romaniello, nella serata di ieri, ha visitato il Campo di accoglienza, trasformato in Cie senza alcuna informazione, di Palazzo San Gervasio. Ad attenderlo all’ingresso il vice prefetto Rotondi e la responsabile della società di gestione delle attività Mariagiovanna Fanelli. Romaniello, attraverso il cancello principale, si è avvicinato nell’area delle tende che ospitano poco meno di 60 migranti e, quindi, ha parlato con un rappresentante dei cittadini tunisini da tempo nella struttura.
Al termine Romaniello ha detto che “nonostante abbia verificato l’impegno di tutti gli operatori del Campo, che hanno testimoniato grande disponibilità, specie per prevenire tensioni e per soddisfare piccole esigenze quotidiane, l’impressione che si ricava direttamente è quella descritta dal reportage visto attraverso il sito di Repubblica e letto dai giornali. Non è affatto improprio parlare di una Guantanamo lucana, tanto più che c’è un campo con una recinzione che è tipica di una struttura detentiva. Il forte disagio dei tunisini è riferito soprattutto alla mancanza di informazioni certe sul tempo da trascorrere a Palazzo San Gervasio prima di andare via”.

“Mi è stato riferito – ha detto Romaniello - che un cittadino tunisino è in possesso di passaporto regolare e, nonostante abbia fatto richiesta di rientrare nel Paese di origine, non lo può fare perché tarda ad arrivare un’autorizzazione dalla Tunisia anche perché i rapporti sono difficili da allacciare. I migranti chiedono informazione e, dunque, anche giornali, riviste in lingue arabo, francese ed inglese, di poter vedere la tv, chiedono razioni dei pasti più consistenti e di poter incontrare un avvocato. Infatti, dopo l’assegnazione di un avvocato di ufficio non hanno avuto alcuna possibilità di un colloquio con lo stesso legale. Ci sono poi problemi di vita quotidiana dovuti alle tende che sono prive di climatizzatore e, quindi, eccessivamente calde per la temperatura di questi giorni”.

Romaniello ha comunicato che informerà il presidente De Filippo della sua visita durata poco tempo e che tornerà al più presto. Intanto assumerà una prima ed urgente iniziativa di tutela legale dei migranti attraverso un gruppo di avvocati disponibili ad occuparsi della loro situazione