Presso l'I.I.S.S. "Camillo d'Errico" l'alunno GRIESI Andrea (figlio dello scrivente), frequentante la classe 4 B dell'indirizzo linguistico, sebbene con un curriculum molto positivo, viene sanzionato con il voto di 6 in condotta per non aver effettuato un versamento di 72 centesimi di euro, imposto dalla dirigente scolastica a causa di un danneggiamento, ad opera di ignoti, di alcune suppellettili scolastiche. Il versamento era stato chiesto all'intero corpo studentesco; a mio figlio, minorenne, non ho consentito di effettuare il versamento né la scuola, considerata la minore età dello studente, ha mai inoltrato ai genitori la richiesta di versamento.
Allo stesso studente alla fine del primo quadrimestre, su proposta della medesima dirigente, veniva ridotto il voto di condotta da 9 ad 8 poiché lo stesso studente, rappresentante d'istituto, in un'assemblea studentesca aveva espresso non condivisione di alcune scelte da parte della scuola. Un successivo intervento di una docente provocava alcune proteste da parte di numerosi studenti; per aver "provocato" la contestazione, al rappresentante d'istituto veniva ridotto il voto di condotta: in pratica "colpirne uno per educarne cento".
A me ricorda un po' il "ventennio"!
 
allego copia del decreto adottato, peraltro, in contrasto con il regolamento d'istituto che non prevede: "Nessuno è sottoposto a sanzioni disciplinari senza aver esposto le proprie ragioni".
 
a Palazzo San Gervasio il ventennio è decisamente attuale.