Un nuovo polo per l'arte e la cultura. Dove contemporaneità e storia s'incontrano, per dar vita a nuovi processi di valorizzazione delle risorse artistiche e intellettuali del territorio. Rinasce Palazzo d'Errico...

Camillo d'Errico, mecenate e uomo di cultura, acquistò nel corso della sua vita un vasto patrimonio pittorico, che donò alla città dopo la sua morte. Nacquero così la Biblioteca e Pinacoteca pubbliche con sede a Palazzo San Gervasio, luogo che vede oggi una nuova rinascita.
La mostra Oltre il moderno. Un percorso tra i capolavori della collezione d'Errico e l'arte contemporanea è, infatti, un chiaro segnale della volontà di recuperare lo spirito illuminato di Camillo, attraverso una politica volta a strutturare saldamente non solo un dialogo aperto tra passato e presente, ma soprattutto a sviluppare programmi di valorizzazione delle risorse attuali, agevolando il rapporto tra spazio espositivo, opera e fruitore.
L'intera collezione - composta da 298 dipinti, 500 stampe e 5mila volumi, risalenti a un periodo compreso tra il XVI e il XVIII secolo - si accorda dunque con il progetto, voluto dall'Ente Morale Pinacoteca-Biblioteca Camillo d'Errico in collaborazione con la Fondazione SoutHeritage per l'arte contemporanea di Matera, di consolidare il patrimonio culturale preesistente attraverso l'insegnamento derivato dalla storia, sottolineando l'importanza della sinergia tra passato e contemporaneità, con l'incentivazione dell'investimento culturale.
Palazzo d'Errico rinasce come spazio museale, che si distanzia da una funzione puramente espositiva, aprendosi al fermento culturale, alla ricerca e alla sperimentazione artistica Gli ambienti restaurati disegnano una mappa variegata delle possibilità connesse a un nuovo modo d'interpretare la comunicazione artistica e la sua fruizione. Come a dire che il codice dell'arte si ricompone in un lungo messaggio che dal passato prosegue la sua evoluzione diacronica del linguaggio.

Tratto da exibart.com