PALAZZO SAN GERVASIO - Tornano di nuovo all’attacco i consiglieri di minoranza Barbuzzi, Di Paolo e Forlino. ma stavolta chiamano in causa non solo il sindaco mastro sulla vicenda Teknosolar, ma anche il fratello dell’ex assessore Vincenzo Viti, Pietro. La questione riguarda sempre il parco fotovoltaico che dovrebbe sorgere a pochi passi da Palazzo San Gervasio. Poco tempo fa infatti i consiglieri di minoranza presentarono una mozione di sfiducia al sindaco Michele Mastro, denunciando commistioni tra l’amministrazione comunale, pubblicamente contraria alla costruzione del parco eolico, e la società italo-spagnola Teknosolar. L’accordo, poi smentito dal sindaco Mastro, riguardava l’ampliamento degli impianti di depurazione della zona industriale di Palazzo, che il sindaco avrebbe affidato proprio alla Teknosolar. Ma dopo le smentite del sindaco le cose si sono fatte ancora più aspre all’interno del palazzo comunale, con una minoranza che adesso accusa il primo cittadino di «prendersi gioco delle istituzioni». Mastro, nell’ultima missiva, ha ammesso di ignorare l’esistenza del progetto del parco fino ad ottobre del 2013, ma i tre consiglieri di minoranza avrebbero le “prove” per sbugiardarlo. «Fragasso - scrivono - amministratore unico della sociètà Teknosolar Italia 2 srl, rivendica la posizione favorevole e la perfetta conoscenza dell’impianto da parte del sindaco». Un’altra verità starebbe nel verbale della conferenza dei servizi del 28 ottobre del 2013. I consiglieri, infatti, denunciano alcune modifiche sul verbale «solo nella parte riferibile alle dichiarazioni del sindaco Mastro e non ad alcun altro dei numerosi partecipanti». E poi la chiamata in causa di Pietro Viti, fratello di Vincenzo e portavoce della Teknosolar. «Appena eletto - dicono i consiglieri - il sindaco Mastro incontrava presso la casa Comunale rappresentanti della Teknosolar ed il suo portavoce Pietro Viti, fratello dell’ex assessore all’agricoltura on. Vincenzo Viti (quest’ultimo attivamente presente, insieme all’ex presidente della giunta regionale Vito De Filippo ed a tutti i vertici del Pd di Basilicata, nella campagna elettorale che ha portato alla elezione del Sindaco Mastro quale suo acceso sostenitore con interventi e comizi pubblici) per concordare le azioni a sostegno della realizzazione dell’impianto termodinamico.
 

L’intesa sfociava addirittura in una disposizione impartita all’ufficio tecnico comunale di trasmettere alla società Gloren Srl. (società che ha sede in Matera, nella stessa via e allo stesso civico della Teknosolar) copia del progetto del depuratore situato nella zona industriale di Palazzo San Gervasio per uno studio di prefattibilità al suo utilizzo a servizio dell’impianto termodinamico che, si ricorda, è allocato in prossimità del depuratore stesso».

Insomma, il “mistero” sembra infittirsie d è per questo che adesso i consiglieri chiedono un consiglio comunale aperto per fare chiarezza sulla questione. Fermo restando che resta in piedi l’intera mozione di sfiducia.
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