Posizione del circolo PD “Nicola IANNELLI” di Palazzo San Gervasio decisa nel direttivo del 02/11/2013 e allegata alla delibera di Consiglio Comunale n.41 del 07/11/2013

 

IL PD E’ CONTRARIO ALLA REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO SOLARE TERMODINAMICO DELLA POTENZA DI 50 MW CHE LA TEKNOSOLAR ITALIA 2 INTENDE REALIZZARE IN AGRO DI BANZI MA CHE DI FATTO E' AL CONFINE CON LA ZONA INDUSTRIALE DI PALAZZO SAN GERVASIO. QUEST' ULTIMA, COME NOTO, E' GIA’ PARZIALMENTE UTILIZZATA ED È' IN ULTERIORE ESPANSIONE SORGENDO IN PROSSIMITA’ DELLE ABITAZIONI DEI CITTADINI DI PALAZZO SAN GERVASIO:

 

PER I SEGUENTI MOTIVI

 

  1. Potenziali rischi per la salute dei cittadini dovuti all’utilizzo di materiali pericolosi e da emissioni nocive derivanti dalla combustione di idrocarburi che dovrebbero permettere all’impianto di funzionare 24 ore al giorno ininterrottamente;

  2. Impianto ad alto rischio incendio poiche' esso rientra nella Direttiva Seveso, tanto che le popolazioni circostanti dovranno essere addestrate ad un piano di evacuazione così' come previsto dalle norme racchiuse in tale direttiva;

  3. Conseguenze sull'ambiente circostante poiche' viene previsto un innalzamento della temperatura media di circa 5 gradi centigradi, perdita della permeabilità del suolo, disequilibri idrogeologici, fenomeni alluvionali di erosione, desertificazione e impoverimento delle attività agricole, forestali e faunistiche;

  4. Impatto ambientale, stravolgimento morfologico della vallata;

  5. Sottrazione di circa 250 ettari di terreno in una zona altamente fertile e parzialmente irrigua;

  6. Tale area è attualmente oggetto di un progetto di irrigazione in corso di esecuzione (dopo trent'anni d'attesa);

  7. Nelle zone agricole "E" degli strumenti urbanistici comunali possono essere autorizzati soltanto interventi relativi ad attività agricole e/o strettamente connesse (si veda per tutti Cass. pen., sez. III, 9 marzo 2012, n. 9369), non certo attività di produzione energetica di tipo industriale come quella in progetto;

  8. La stessa Enea, l’Agenzia per le nuove tecnologie e l’energia che ha sviluppato il solare termodinamico, raccomanda di installare centrali di questo tipo in aree industriali dismesse, in zone desertiche o addirittura nelle discariche.